Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa del Comitato olimpico internazionale (Cio), nelle quali il presidente Thomas Bach aveva detto che era prematuro pensare di rinviare le Olimpiadi di Tokyo (24 luglio-9 agosto), ieri lo stesso Cio  ha annunciato di aver preso in considerazione, congiuntamente con il Comitato organizzatore dei Giochi, con le Autorità giapponesi e con il Governo locale di Tokyo, l’eventualità di rimandare le Olimpiadi a nuova data, comunque escludendo  l’ipotesi di cancellazione.

Sempre ieri, domenica 22 marzo, le prime defezioni: Canada e Australia hanno annunciato che non manderanno i loro atleti ai Giochi giapponesi.

Nel frattempo anche il premier giapponese Shinto Abe, che era sempre rimasto fermo nella decisione di far svolgere i Giochi olimpici nelle date previste, ha manifestato una apertura rispetto alla ipotesi di rinvio, con svolgimento comunque entro l’anno in corso.

Prematuro a questo punto fare previsioni sul destino dell’Olimpiade di Tokyo, visto il rapido evolversi della situazione relativa alla pandemia mondiale, che sta condizionando pesantemente qualsiasi attività in tutto il mondo. La salute pubblica deve comunque restare l’assoluta priorità.