I cavalli dell’Italia Team di dressage paralimpico hanno superato oggi, lunedì 2 settembre, con esito positivo la “horse inspection”, primo atto delle Paralimpiadi di Parigi 2024 per gli sport equestri.
La giuria di gara ha, dunque, confermato che Mariebelle (Sara Morganti), Paul (Carola Semperboni), Escari (Francesca Salvadè) e Leonardo (Federica Sileoni) si trovano nelle migliori condizioni psicofisiche per affrontare le competizioni al via ufficialmente domani, martedì 3 settembre a Versailles.
A rompere il ghiaccio domani (h. 9.00) sarà Francesca Salvadè su Escari nella gara del Grado III (ore 9.00), mentre poco più tardi sarà la volta della Campionessa del mondo in carica e doppio bronzo paralimpico a Tokyo 2020, Sara Morganti (ore 16.44) su Mariebelle e Carola Semperboni (ore 16.17) su Paul (Grado I). Mercoledì 4 settembre (ore 15.29) in rettangolo scenderà Federica Sileoni su Leonardo (Grado V).
Dopo le ispezioni dei cavalli, l’Italia Team oggi è tornata in campo per rifinire la preparazione ed effettuare la “familiarizzazione” ufficiale. Ogni binomio, infatti, ha avuto a disposizione circa dieci minuti per prendere confidenza con l’imponente arena e con il rettangolo, all’interno del quale gara a partire da domani si svolgeranno le gare con un panorama mozzafiato sui giardini di Versailles e vista sulla Reggia voluta dal Re Sole.
“La horse inspection – ha detto il Tecnico e capo equipe, Alessandro Benedetti – è il primo impegno importante di ogni manifestazione, perché è sempre molto attesa da tutti i cavalieri. Da questa dipende tutta la gara e questo primo step per noi è andato molto bene. Da domani si lotta per le medaglie individuali: incrociamo le dita. L’atmosfera del team è davvero ottima – ha aggiunto Benedetti – e posso dire che c’è un bel gruppo. Le ragazze sono tutte unite e questo ci dà la forza per affrontare al meglio queste giornate così importanti”.
Comunicato stampa Fise-Nelle immagini: in apertura il Team, nelle altre i coach delle azzurre mentre presentano i cavalli all’ispezione veterinaria (ph. © FISE/Massimo Argenziano).