Cancellate le finalissime della Fei World Cup di salto ostacoli e di dressage a Las Vegas (15-19 aprile). Cancellato il Winter Equestri Festival a Palm Beach. Rinviate inoltre le tappe del Global Tour a Miami, Città del Messico e Shanghai. In Europa cancellati Saut Hermes a Parigi, lo Z Tour a Zangersheide, Belgio, il Dutch Masters di s’Hertogenbosch.
Dopo che alcuni organizzatori di questi grandi eventi internazionali avevano tentennato prima di decidersi per lo stop, era sceso in campo anche l’autorevole International Jumping Riders Club, l’associazione dei cavalieri , con l’intervento del suo direttore, Eleonora Ottaviani, per indurre gli ultimi resistenti a fermare tutto. Interpellata ieri per telefono, la Ottaviani ci ha spiegato: «L’ambiente del salto ostacoli europeo ha fatto fatica a capire bene la gravità della situazione. Ne ho parlato anche con la segretaria generale della Fei, Sabina Ibanez, perché le manifestazioni agonistiche vanno cancellate». Guardacaso oggi la Fei si è mossa fermando le finali della World Cup.
Mentre scriviamo riceviamo anche una nota in tal senso, ossia per caldeggiare la chiusura delle attività fino a fine aprile, da parte della Federazione equestre europea (Eef) dell’Ijrc firmata dai rispettivi presidenti, Theo Ploegmakers e il fuoriclasse francese Kevin Staut .
In Italia, come già noto, sono stati annullati il Toscana Tour di Arezzo, Etrea, Equieffe, Malaspina, Manerbio, Le Siepi, Sporting Paradiso di Verona, mentre la Fise ha preso di posizione per lo stop con un accorato appello ai tesserati sul web-site federale da parte del presidente della Fise, Di Paola, che ha ricevuto anche il plauso del Ministero della salute e dello Sport. In sintesi ha detto Di Paola, «Non si monta a cavallo, a muovere i cavalli ci pensa il personale dei centri ippici (deroghe strettissime per gli atleti azzurri e per casi rarissimi di estrema necessità, che però devono essere certificati dal veterinario, ndr), state a casa”.
Nell’immagine di repertorio: la vittoria di Steve Guerdat l’anno scorso.