I progenitori del cavallo erano molto più piccoli e avevano tre sole dita.

Il “barefood” è una scuola di pensiero, basata su principi etologici, che vogliono i cavalli scalzi in quanto nati senza ferri

Il cavallo è stato per secoli il mezzo di trasporto più straordinario e più ambito, soprattutto attaccato alle carrozze o ai carri agricoli per il lavoro nei campi. Nelle vetture da viaggio e soprattutto in quelle da passeggio e da piazza – queste ultime antesignane dei moderni taxi – il seggiolino del “guidatore” (se proprietario … Continua la lettura di Cruscotto →

L’A.N.I.R.E. (Associazione per la Riabilitazione Equestre e la Equitazione Ricreativa per disabili), oggi ha un proprio settore all’interno della Federazione italiana sport equestri.
In pochi anni la terapia del cavallo per il trattamento degli handicap fisici e psichici ha raggiunto livelli internazionali anche in Italia.

Il lavoro sui cavalletti ha come obiettivo finale quello di portare il cavallo a imparare la battuta giusta davanti a un salto. Poichè per superare i cavalletti il cavallo deve alzare notevolmente gli arti, è portato a sviluppare un buon impulso e a trovare un maggior equilibrio.

Oggi i giochi sui pony si sono trasformati da semplice prassi utile all’apprendimento in una vera e propria specialità, anche agonistica, che in campo internazionale viene denominata con il termine “pony-games”.

Il termine “carrozzeria” viene da “carrozza”, e quando un’automobile subisce un danno esterno la si porta a riparare dal “carrozziere”, che un tempo costruiva le eleganti vetture trainate da cavalli.

Come molti capi di abbigliamento, la cravatta deriva dall’uso equestre