LAMAZE E HICKSTEAD NELLA STORIA

Data: 28 Maggio 2020

Eric Lamaze e il suo baio Hickstead sono stati inseriti nella Canada’s Sport Hall of Fame. Il prestigioso riconoscimento per il binomio oro olimpico di Beijing nel salto ostacoli è stato annunciato ieri 27 maggio a Calgary, nello stato canadese di Alberta.

Il fuoriclasse canadese, dopo aver appreso la notizia, ha dichiarato: «E’ un onore ricevere un simile riconoscimento per me e Hickstead, e sono particolarmente felice per lui. Nel nostro sport agiscono all’unisono due atleti, uno umano e uno equino che gareggiano insieme, e io in Hickstead ho trovato un vero partner. Esprimo i miei sinceri ringraziamenti a tutti coloro che hanno supportato questa nomination».

Ricordiamo che Eric Lamaze e il baio Kwpn hanno rappresentato uno dei binomi più formidabili non solo di questi ultimi anni ma, probabilmente, di tutti i tempi, vincendo una sequela incredibile di Gran Premi e medaglie in diversi campionati internazionali, prima che lo straordinario cavallo perisse nel corso della Fieracavalli di Verona 2011, causa un aneurisma improvviso durante il GP di Coppa del Mondo. Il GP fu sospeso con una decisone condivisa tra gli organizzatori e  tutti i cavalieri in gara, in segno di rispetto nei confronti di un cavallo-atleta che godeva di un’enorme ammirazione generale.

Il baio Hickstead era nato nel 1996 da genitori della “reale razza olandese selezionata a sangue caldo”, in sintesi Kwpn (Koenigin Warmbleod Paard Netherland), generato dallo stallone Hamlet, un figlio del grande razzatore Nimmerdoor, e dalla giumenta Jomara, a sua volta figlia dello stallone Ekstein. Dunque Hickstead era il grande testimonial di uno degli allevamenti più quotati al mondo per quanto attiene gli sport equestri. Sotto la sella del cavaliere canadese Eric Lamaze il baio Kwpn divenne il protagonista assoluto della scena internazionale, soprattutto da quando nel 2008 vinse la medaglia d’oro olimpica individuale ai Giochi di Pechino (ma l’equitazione si svolse a Hong-Khong ). Volando ripetutamente di qua e al di là dell’Oceano, Hickstead vinse sotto la sella di Lamaze una sequela interminabile di Gran Premi, in America (Canada) e in Europa. Medaglia di bronzo ai campionati del mondo di Lexington 2010, si classificò secondo nella finalissima della Rolex Fei World Cup a Lipsia. Soltanto nel corso della sua ultima stagione, quella 2011, conquistò 10 primi posti internazionali. Tra questi il Csi “cinque stelle” di Calgary, Canada, uno dei più prestigiosi al mondo, poi a Lipsia la finale di Coppa del Mondo, il Gran Premio Roma a Piazza di Siena, il Csi di Parigi e il Csio di La Baule. Sempre nel corso del 2011  conquistò due secondi posti a Calgary (Csio e Csi), un terzo a Lipsia e tre quarti posti ancora a Calgary, La Baule e Lipsia. Era u cavallo generoso “facile” e coraggioso, che affrontava i percorsi con quella voglia di vincere che trasmette grande emozione e che solo i grandi campioni hanno. Per questo il pubblico lo amava, come lo amavano gli stessi rivali in gara di Lamaze. Ora Hickstead e Lamaze sono nella storia.

Nell’immagine: Eric Lamaze su Hickstead in gara durante l’Olimpiade di Pechino.

 

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