L’irlandese

Data: 25 Ottobre 2015

Chi non ricorda Pouff, il possente cavallo di Federico Caprilli, agli albori dei concorsi ippici internazionali (il primo in Italia fu nel 1902 a Torino). O il monumentale grigio The Rock di Piero D’Inzeo (argento all’Olimpiade di Roma ‘60) e il sontuoso morello Bellevue con suo fratello Raimondo D’Inzeo. E come dimenticare il grigio pomellato Surbean, oro individuale e a squadre nel completo a Tokyo ’64 con Mauro Checcoli, e poi l’ennesimo grigio Ambassador, oro ai Giochi di Monaco ’72 con il mitico Graziano Mancinelli. E ancora: Rossinan, grigio a sua volta, oro a Mosca ’80 con Federico Roman e chi più ne ha più ne metta, fino al baio oscuro Twilight, vincitore della potenza a Washington e al Madison Square Garden di New York con Uberto Lupinetti. E Adam, punta di diamante azzurra con Filippo Moyersoen, e via dicendo. Insomma, nello scorso secolo di sport hanno vinto di più i cavalli irlandesi che tutte le altre razze messe insieme.

Il cavallo Irlandese è noto anche come Hunter Irlandese, derivando l’odierna razza dai soggetti creati per le cacce alla volpe. La derivazione dalle fattrici pesanti ha dato all’Hunter soprattutto le “leve corte” degli arti, quelle robuste e potenti che servono a saltare. Nel 1904 iniziò il miglioramento della razza con sovvenzioni statali per gli stalloni. Fu creato il Book for Horses of the Irish Draught Type e nel 1917 venne istituito lo Stud Book.

Taglie diverse, medesima classe

L’Hunter Irlandese, mezzosangue, venne poi allevato in quattro tipi differenti, originando l’attuale cavallo sportivo irlandese. Taglia pesante (1,75-1,80 m. al garrese) figlio di stallone Purosangue e fattrice Draught, per cavaliere oltre gli 89 kg. di peso. Taglia media (1,60-1,70 m.) figlio di stallone Purosangue e di fattrice Hunter pesante, per cavalieri fino a 70 kg. di peso. Taglia leggera (1,55-1,65 m.) figlio di stallone Purosangue e di fattrice Hunter media, per cavalieri sotto i 70 kg. di peso, particolarmente adatti alle amazzoni. In realtà esiste anche una taglia ancora più piccola, frutto dell’incrocio tra stallone Purosangue e fattrice di Pony Connemara.

Nel nostro Paese non esiste un “concessionario” ufficiale del cavallo Irlandese ma alcuni commercianti e professionisti li importano in Italia, anche se oggi tale commercio deve reggere la concorrenza con quella delle altre principali razze europee. Per chi è interessato all’Irlandese conviene consultare direttamente l’Irish Horse Board, ossia la società cooperativa (oltre 17.000 soci) che ha mantenuto l’Irish Horse Register, il quale dal 1993 incorpora la Irish Horse Sport Studbook e l’Irish Draught Studbook.

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