ALLE OLIMPIADI CON INNO E BANDIERA

Data: 27 Gennaio 2021

FONTE ITALPRESS – Evitate le possibili sanzioni del Cio: con l’ultimo Dpcm il Governo ha risolto la crisi che avrebbe rischiato di vedere gli atleti azzurri costretti a partecipare ai Giochi di Tokyo  senza bandiera e senza inno. Tali sanzioni sarebbero state inflitte dal Cio all’Italia se questa non avesse legiferato affinché il Coni, e dunque lo sport azzurro, risultasse indipendente dalla politica.  Con qualche anticipo sulla scadenza -oggi 27 gennaio-  di quello che andava considerato un “ultimatum”, il Governo ha legiferato, sbloccando la situazione.

Il numero uno degli sport equestri, Marco Di Paola, ha rimarcato «…la grande determinazione di Malagò che ha difeso a spada tratta l’indipendenza e l’integrità del mondo dello sport».

«Devo dare atto al presidente Malagò -ha dichiarato Mario Pescante– di una grande abilità diplomatica e politica. Questo decreto è arrivato in “zona Cesarini” quando stavamo perdendo tutte le speranze: il pericolo è stato allontanato».

«Sono molto felice – ha ammesso Franco Carraro – perchè gli atleti, i tifosi e la storia dello sport italiano non meritavano una sanzione».

«Sarebbe stato inaccettabile esporre il nostro Paese a una sanzione Cio – ha sottolineato il presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli- si tratta di una buona notizia per tutto il movimento sportivo italiano». Per il presidente della Figc, Gabriele Gravina, l’aver sancito «…il principio di autonomia del Coni come confederazione delle singole Federazioni è un risultato di grande valore per lo sport italiano».

«Abbiamo salvato la nostra bandiera – ha dichiarato il presidente dello sci nautico Luciano Serafica – potremo andare ai Giochi di Tokyo con la nostra tradizione evitando una situazione drammatica».

«Si è salvata la storia e il futuro di uno dei Comitati olimpici più importanti al mondo», ha osservato il presidente del taekwondo Angelo Cito, al quale si è unito il numero uno della Fitarco Mario Scarzella, manifestando “soddisfazione e felicità”.

«E’ stata trovata una soluzione tampone per evitare la spada di Damocle del Cio -queste le parole del presidente della Fipsas, Matteoli– ora va affrontato il problema della governance». Per il presidente della Federvela, Francesco Ettorre, si tratta di «…una giornata importante per lo sport italiano, grazie all’opera incessante del Presidente Giovanni Malagò che ha sempre creduto nell’unità e nella centralità del Coni per il mondo sportivo».

Il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, invita a guardare avanti:«La bolla di sapone si è rotta anche se un po’ in ritardo, ma i problemi dello sport italiano sono altri: gli impianti sportivi stanno chiudendo, le società stanno morendo e gli atleti, in particolare i nuotatori, non sapranno più dove fare attività. E anche i cittadini non stanno facendo più sport”.

FONTE: Agenzia di Stampa ITALPRESS

‹ Tutte le News