LA SCOMPARSA DI MAGLIARI GALANTE

Data: 20 Marzo 2023

E’ mancato domenica 19 marzo Adalberto Magliari Galante, che il grande pubblico ricorderà principalmente per Vivi il Vivaro, evento che per anni, al Centro equestre federale dei Pratoni del Vivaro, presso Roma, ha coinvolto migliaia di appassionati. Ma Adalberto Magliari Galante è stato molto di più che un semplice organizzatore: in sella fin da piccolo, abbracciò presto la specialità del completo e, ancora ragazzino, partecipò al Saggio delle Scuole del 1950 con i colori della Società Ippica Romana, ossia la “storica” Farnesina: suoi compagni di squadra erano nientemeno che Graziano Mancinelli, in seguito oro olimpico a Monaco 1972, e Fausto Puccini, poi divenuto uno dei pochi dressagisti azzurri di livello internazionale. Magliari Galante continuò a gareggiare nel completo partecipando a gare di alto livello e fu anche nella “rosa” dei P.O. per le Olimpiadi di Melbourne del 1956. Ufficiale di Cavalleria, divenne in seguito istruttore federale, giudice internazionale e course-designer di completo, infine presidente del Pony Club Athlion Sabina.

Parallelamente all’attività sportiva raggiunse i vertici anche nella carriera professionale come manager nel settore marketing e advertising, e proprio in quel ruolo ebbe occasione di conoscerlo chi scrive, collaborando con lui nella realizzazione di Eques, edizione 1989, evento ospitato alla Fiera di Milano. Adalberto era l’organizzatore e manager della kermesse, il generale Giovanni “Nanni” Grignolo lo show-director e il sottoscritto il giovane capo-ufficio stampa. Per lo spettacolo serale Magliari Galante era stato capace di convogliare in quella manifestazione nientemeno che i Carabinieri a Cavallo, il Cadre Noir di Saumur e la Scuola Portoghese di Arte Equestre, quest’ultima su cavalli lusitani messi a disposizione da Albert Moyersoen, che si esibì con loro. Per ben nove indimenticabili giornate, dal 15 al 23 aprile all’interno del Palazzo della Meccanica, si svolsero dalla mattina alla sera inoltrata concorsi di salto ostacoli, anche per cavalli italiani (allora Enci), Coppa del Mondo di dressage, polo, attività pony, sfilate di attacchi, gare western. E ancora: aste di cavalli da sella, esposizione internazionale di attrezzature e borsa delle vacanze a cavallo.

In una straordinaria serata di gala, vennero premiati gli ultimi vincitori azzurri di medaglie olimpiche: i colonnelli Raimondo e Piero D’Inzeo, Graziano Mancinelli e Mauro Checcoli. Ricordo l’emozione di vederli seduti, tutti insieme, allo stesso tavolo, al ristorante Vip a bordo campo, sullo sfondo del quale campeggiava una gigantesca riproduzione dei cavalli dei Gonzaga a Palazzo Tè di Mantova: uomo colto e raffinato, Adalberto non aveva mancato l’occasione di celebrare, accanto ai grandi campioni, anche la tradizione e la storia della nostra equitazione che risale al rinascimento. Ebbene, l’emozione ruppe gli argini mentre gli écuyers del Cadre Noir e gli ufficiali dei Carabinieri in uniforme di gala posavano il calice di champagne per alzarsi in piedi e applaudire, insieme al pubblico entusiasta sulle tribune. Semplicemente indimenticabile!

Non si possono mettere in scena eventi di tale complessità e portata se non si è uomo di grande spessore, di grande passione, di grande competenza e capacità. E Adalberto Magliari Galante lo era. Sempre molto elegante, stile british-country, sguardo arguto, misurati il gesto e le parole, affabile con tutti. Una figura di riferimento, sempre disponibile a dare un parere o una indicazione, con l’innato garbo del gentleman. Adalberto ci mancherà moltissimo ma continuerà ad ispirarci per sempre. Alla moglie Manuela, ai figli Roberta, Alessandra e Luigi il più sentito cordoglio di chi scrive e della Redazione della Guida del Cavaliere.

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