GORLA, LA PAROLA AI TECNICI FEDERALI

Data: 23 Aprile 2018

Abbiamo incontrato a bordo campo i tecnici federali azzurri delle Nazionali giovanili, Stefano “Steve” Scaccabarozzi e Giuseppe Forte. Con loro c’era anche Piero Coata, tecnico federale delle seconde squadre giovanili. Ecco quanto ci hanno detto Scaccabrozzie Forte.

SCACCABAROZZI – «Nel Csio di Gorla i ragazzi – parla per primo il selezionatore delle Nazionali giovanili Children, Junior e Young Riders, Stefano Scaccabarozzi – sono stati impegnati in percorsi davvero importanti dal punto di vista tecnico e al di sopra della media, in riferimento alle difficoltà. Abbiamo avuto la possibilità di vedere i nostri binomi all’opera e abbiamo avuto diverse conferme relativamente alle loro performance. Sono soddisfatto e considero questo CSIO la conclusione di un paio di mesi di , che ci ha portati qui dopo essere passati dai due Test Event. Ho visto grande disinvoltura nell’affrontare i percorsi di questi giorni soprattutto da parte dei ragazzi che hanno preso parte ai due Test Event. Dopo lo CSIO d’Italia noi Selezionatori abbiamo certamente le idee più chiare per il prosieguo della stagione».

Può accennare qualche dettaglio ?
«Le prossime tappe saranno Fontainebleau in Francia, dove con le squadre andrò insieme a Giuseppe Forte, poi Lamprechthausen in Austria ci sarò ancora io insieme a Piero Coata, idem a Wierden in Olanda. E ancora: con Giuseppe Forte sarò a Hagen, Germania, indi tutti e tre noi tecnici accompagneremo i team al Campionati europei di Fontainebleau».

Quali sono i team più forti, pony, childrens, junior e Under 21 ?
«Fra gli juniores la rosa dei binomi è più fitta, la meno numerosa è quella dei childrens. Anche fra gli young riders, in proporzione, abbiamo una rosa non fittissima di nomi, ma non me li chieda ora perché siamo a inizio stagione e c’è ancora molto da fare».

Allora le chiedo qual’è il settore che soffre di più il passaggio di età…
«Direi che, come sempre, quando un cavaliere young rider compie 21 anni e passa a competere con i “big” e  può aver bisogno di un cavallo più competitivo, di nuove esperienze e via dicendo, per questo esiste la categoria under 25, perché i cavalieri di quella fascia vanno seguiti da vicino e “accompagnati” sul piano tecnico e non solo».

Se alcuni cavalieri italiani sono stati ingaggiati, e con gran successo, dalle migliori scuderie straniere, significa che sono molto validi, in altre parole che in Italia hanno avuto ottimi maestri…
«Assolutamente sì, in Italia abbiamo grandi maestri. Poi manca qualche investitore che procuri agli allievi di quei maestri, quando i loro allievi arrivano alle massime categorie, qualche cavallo di gran qualità. Qualche giovane cavaliere lavora duramente per crescersi un cavallo in casa, qualcun altro viene ingaggiato da scuderie straniere».

Un ultimo commento sugli azzurrini al Csio di Gorla ?
«Credo che i ragazzi in questi giorni abbiano preso coscienza di essere forti. E ciò è un grande input per tutti loro».

GIUSEPPE FORTE– Devo fare i complimenti – ha detto a sua volta il selezionatore pony Giuseppe Forte, al termine del GP – a Chiara Saleri e alla sua istruttrice per la notevole crescita tecnica del binomio, che è di recente formazione. Sono molto soddisfatto anche per le performance delle altre ragazze (Ciocca, Poli, Polizzi, Mercuri ndr) ed è stata particolarmente apprezzata la reazione di quest’ultima dopo l’emozione che aveva penalizzato la sua prestazione in Coppa. Il numero dei binomi competitivi a livello di CSIO – ha aggiunto Forte – è notevolmente aumentato rispetto allo scorso anno, una situazione che lascia ben sperare per la stagione  appena iniziata. Confido – ha concluso il tecnico federale-  in un cammino di ulteriore crescita, durante i prossimi CSIO della stagione, che porterà l’esperienza che ancora manca ai nostri giovani binomi in prospettiva dei Campionati Europei di questa estate».

Nell’immagine: Stefano Scaccabarozzi, a braccia conserte, con la squadra azzurra juniores sul podio di Gorla.

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