Una nostra Amica e fedele Lettrice ci ha girato quanto da lei stessa postato su Facebook in merito alla notizia, pubblicata dalla Guida del Cavaliere, della chiusura della Scuderia di San Patrignano. Tali accorate righe interpretano esattamente, a nostro avviso, il sentire della gran parte di appassionati del nostro sport che hanno avuto modo di conoscere e vivere il concorso ippico “cinque stelle” di San Patrignano e condividere i valori espressi, anche tramite l’equitazione, dalla Comunità di recupero che fu fondata da Vincenzo Muccioli. Di seguito il testo integrale del post.

San Patrignano chiude la sua prestigiosa scuderia. E la notizia mi arriva proprio poco dopo aver concluso la docu serie “Sanpa” su Netflix.
Sono stata spettatrice a San Patrignano durante un concorso ippico e ne ho ammirato fin da subito la magnificenza e la perfetta organizzazione. Ai quei tempi mi stavo laureando in psicologia e mi sentivo particolarmente vicina ai valori di quel posto che ha aiutato migliaia di ragazzi ad uscire dalla tossicodipendenza. Ho letto tanti libri sul metodo San Patrignano e sulla vita in Comunità e ho sempre conservato questa idea che San Patrignano rappresentasse un’eccellenza, da tanti punti di vista.
Mi dispiace per la scuderia che era un po’ un simbolo di questa eccellenza e che fortemente rappresentava il suo fondatore, il grande Vincenzo Muccioli (purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscerlo di persona).
Nella docu serie di Netflix, palesemente sbilanciata, hanno cercato di mettere in risalto più le zone d’ombra di Muccioli e della Comunità senza soffermarsi sui numeri , ovvero su tutti coloro che sono usciti da un male da cui difficilmente si esce e su cui , a quei tempi, nessuno sapeva come intervenire se non abbandonando questi ragazzi al loro destino di morte quasi certa.  Il fine giustifica i mezzi? A volte sì. In questi casi io credo di sì.
Muccioli per me è stato un grande uomo, sicuramente vittima della sua onnipotenza che ha peró messo a servizio degli altri. La lotta a Muccioli era ed è ormai solo una squallida lotta politica.
Per me lui rimarrà uno dei personaggi italiani più importanti e che ho più ammirato e mi auguro  che la sua Comunità continui ad offrire un’opportunità a ragazzi bisognosi di aiuto. Perché il problema della droga ahimè non è stato debellato.
Mi auguro anche che la scuderia possa ripartire non solo per il prestigio della Comunità ma perché, chi mi conosce, sa quanto io creda nel potere terapeutico del cavallo.
VIVA SANPA ❤️

Lettera firmata – PH©RM