UNA GRANDE VITTORIA CORALE

Data: 28 Maggio 2018

Due grandi vittorie azzurre che rimarranno storiche  -nella Coppa delle Nazioni Intesa San Paolo e nel Rolex Gran Premio di Roma-  nonché  il riscontro di grande successo che ha avuto il riassetto bioarchitettonico e organizzativo dell’86esimo Csio di Roma Piazza di Siena, sono state giustamente ricordate nella conferenza-stampa conclusiva dell’evento, da Diego Nepi Molineris, direttore marketing di CONI Servizi ed Event Director del Csio capitolino, affiancato da Marco Di Paola, presidente della FISE. Di seguito le loro parole.

Marco Di Paola: «In molti mi chiedono se sono più fortunato o vincente. Io dico che sono fortunato a essere il presidente della Fise e che si è vincenti quando si scelgono le persone giuste. Oggi abbiamo vinto una sfida lanciata meno di due anni fa con il presidente del Coni Giovanni Malagò. Abbiamo vinto tutti, il cittì Bartalucci, lo chef de piste Uliano Vezzani, la nostra sport director Eleonora Ottaviani fondamentale per i rapporti internazionali, ha vinto la squadra. Oggi abbiamo una rosa di binomi molto vasta e di altissima qualità, che ci ha permesso di non risentire di assenze importanti. Con il Coni abbiamo avuto il coraggio di fare scelte nuove, l’erba, il Galoppatoio e i risultati ci hanno premiato. Con la vittoria nel Gran Premio Roma e del bis in Coppa delle Nazioni abbiamo colmato un vuoto di quarant’anni nella nostra storia equestre. Sappiamo che il prossimo anno ci si chiede di alzare l’asticella, noi daremo il massimo per riuscirci e rendere ancora più bello questo concorso».

Diego Nepi: «Qualche sera fa abbiamo presentato alla Casa del Cinema un cortometraggio che racconta la storia sociale e culturale di Piazza di Siena e la sua storia sportiva. E allora mi sono fatto un film anch’io e ho pensato a “Percorso netto” come il titolo di quel film. Ecco, oggi tutti noi abbiamo fatto “Percorso netto”. Lo scorso anno per Piazza di Siena avevamo coniato lo slogan “Il cuore sopra l’ostacolo”, mettendoci il cuore per rendere tutto pronto in appena tre mesi, questa volta ho respirato invece un saldo concetto di squadra. Tra tutti si è raggiunto un fortissimo senso di compattezza. Poi sappiamo tutti che nello sport si vince e si perde, ma l’importante è restare sempre uniti verso obiettivi comuni».

 

 

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